mercoledì 9 dicembre 2015

Tariffe: è possibile risparmiare sulle certificazioni di sistema?

Quanto costano le certificazioni di sistema e come e dove trovare le tariffe migliori

In tempi di crisi economica e in un mercato globale sempre più concorrenziale, mantenere salde le finanze aziendali diviene un imperativo da seguire come un mantra. Nel business spesso razionalizzare le spese, i costi e gli sprechi è condizione necessaria, anche se non sufficiente, per sopravvivere e conquistare nuovi mercati.

Eppure le certificazioni di sistema, che hanno un costo che può incidere sensibilmente sul bilancio aziendale, sono considerate imprescindibili, sopratutto se il mercato di sbocco dei prodotti aziendali è rappresentato dagli enti pubblici, o dai Paesi esteri ad elevata qualità di business.
Certificare un sistema di gestione aziendale, ad esempio la Qualità secondo la Iso 9001, il Sistema Ambientale secondo la Iso 14001, o la Sicurezza sul Lavoro secondo la Ohsas 18001, significa garantire clienti, fornitori, banche ed enti pubblici, circa gli elevati standard produttivi dell'azienda.

Per ora rimandiamo ad altro articolo ad hoc quelli che sono i benefici concreti di un sistema certificato. Per ora cerchiamo di capire se, come dice il titolo di questo post, è possibile risparmiare sulle certificazioni di sistema.

Si inizia col dire che in Italia ci sono circa 200 OdC, ossia duecento organismi di certificazione accreditati (l'ente nazionale di accreditamento si chiama Accredia) abilitati dunque al rilascio di certificazioni Iso e non solo.

Le tariffe sono in genere abbastanza standardizzate, ma è comunque possibile trovare prezzi più competitivi in quelle aziende che sono filiali in Italia di società europee. I motivi di queste tariffe scontate rispetto la media italiana sono diversi, giocano fattori come la tassazione, il costo della burocrazia e la generale efficienza aziendale.

Non deve sfuggire che in virtù degli accordi multilaterali EA MLA, i membri degli Stati aderenti (tra cui tutti quelli della UE) riconoscono e accettano l'equivalenza dei sistemi di accreditamento gestiti da membri firmatari, e anche l'affidabilità dei risultati di valutazione della conformità in fase di certificazione. In parole povere le societa' appartenenti a quei paesi firmatari dell'accordo MLA, godono di un riconoscimento che varca i confini territoriali e si estende ai Paesi firmatari.

Ai fini esplicativi citiamo l'esempio della Acsq S.r.l. di Milano, che come prescrive in un documento di presentazione rintracciabile nel suo sito web, è una società accreditata e rappresenta la filiale italiana dell'ente inglese CCAS Ltd (Chamber Certification Assessment Services), ente di certificazione accreditato UKAS (ente nazionale inglese, omologo di Accredia in Italia) con il n. 055.

Tali organismi (UKAS e ACCREDIA) sono firmatari dell'accordo MLA dello European Cooperation for Accreditation (EA) e in base a tale accordo, l'accreditamento UKAS si intende in Italia equivalente all'accreditamento ACCREDIA.

Allora prima di scegliere l'organismo di certificazione che deve certificare i nostri sistemi di gestione, sara' meglio dare un'occhiata anche alle filiali italiane di aziende straniere, che riescono ad offrire risparmi anche considerevoli sulle tariffe delle certificazioni di sistema.